Industria5.0

Industria 5.0 2024 – cos’è e come accedere al credito d’imposta

Il Decreto Industria 5.0 offre all’imprese italiane incentivi straordinari per l’adozione di tecnologie avanzate. Scopri come accedere al credito d’imposta.

Il Decreto Industria 5.0 2024 rappresenta una rivoluzione per le imprese italiane. Pubblicato a marzo 2024, questo decreto offre incentivi straordinari per l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’IoT. Scopri come la tua azienda può trarre vantaggio da crediti d’imposta e agevolazioni progettate per potenziare la competitività e promuovere investimenti green.

In che cosa consiste il decreto Industria 5.0?

Il decreto Industria 5.0 è una normativa mirata a promuovere un’evoluzione significativa delle imprese, integrando maggiormente le tecnologie digitali avanzate e la sostenibilità ecologica nei processi produttivi. Il piano di transizione 5.0 mira infatti a supportare le imprese che faranno investimenti in beni e attività che generano risparmi energetici e/o apportino miglioramenti in efficienza energetica. L’Industria 4.0 si focalizzava sull’interconnessione tra macchinari e sistemi informativi. L’Industria 5.0 invece guarda all’intero processo produttivo e gli interventi di efficientamento energetico che possono essere effettuati. Questo passaggio viene agevolato con un aumento del credito di imposta che passa dal 20%, previsto dal decreto Industria 4.0, ad un credito compreso tra il 35% e il 45%, e che per alcuni tipi di impianti fotovoltaici può raggiungere fino al 63%.

Destinazione dei fondi

In totale sono stati stanziati circa 6.3 miliardi in crediti d’imposta che andranno a coprire le spese sostenute tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. L’obiettivo è supportare la transizione digitale delle aziende italiane. Di questi, 3.78 miliardi sono indirizzati a sostenere le misure di efficientamento energetico. In particolare, i fondi supportano tecnologie IoT, ERP e nuovi macchinari. A i beni per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili sono destinati 1.89 miliardi. Infine, 630 milioni sono dedicati alla formazione del personale su temi riguardanti la transizione digitale ed energetica.

Chi può beneficiare dei fondi previsti?

Beneficiano del credito d’imposta 5.0 tutte le imprese residenti nel territorio italiano, che nel biennio 2024-2025 effettuino nuovi investimenti in progetti di innovazione e da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. Tali benefici sono tuttavia soggetti ad un’imprescindibile condizione; ovvero che si consegua una riduzione dei consumi energetici dell’intera struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Quali beni sono ammissibili?

Un’essenziale distinzione viene fatta tra due tipologie di investimenti, trainati e trainanti. Gli investimenti trainanti sono investimenti fondamentali che devono essere effettuati per poter beneficiare degli incentivi previsti dal piano. Devono includere beni materiali o immateriali 4.0 che contribuiscono significativamente al risparmio energetico e alla trasformazione digitale delle imprese. Ad esempio, i software per il monitoraggio e l’efficienza dei processi produttivi, come il nostro e·boost PRO, rientrano tra gli investimenti trainanti. Gli investimenti trainati invece possono essere effettuati solo dopo aver realizzato un investimento trainante. Non devono necessariamente contribuire direttamente al risparmio energetico ma sono comunque collegati agli obiettivi di trasformazione tecnologica e digitale. Possono includere:

  • Impianti fotovoltaici, con credito di imposta che può arrivare fino al 63%
  • Altri impianti da fonti rinnovabili, escluse le biomasse, con credito di imposta fino al 45%
  • Costi per la formazione, con massimale di 300.000 euro
  • Costi di certificazione energetica

Proponiamo un esempio pratico per capire meglio. L’azienda X produce particolari accessori dei propri prodotti in plastica con procedimenti di iniezione/fresatura e sostituisce queste piccole produzioni con un nuovo processo basato su stampa 3D. Questa innovazione consente di produrre i particolari richiesti in piccola serie con la massima efficienza. Di conseguenza, si azzerano i magazzini e il processo complessivo viene ottimizzato. Il risparmio in questo caso è estremamente variabile ma potenzialmente nell’ordine del 35%. Se ipotizziamo un investimento iniziale di 120.000 euro, con il credito del 45% si guadagna un beneficio pari a 54.000 €. Questo è un investimento trainante, perché va a migliorare l’efficienza energetica. Successivamente, l’azienda acquista un gestionale che integra la parte di gestione del consumo, effettuando un investimento di 65.000 euro. Questo secondo investimento, trainato perché secondario rispetto al primo, gode comunque del 45% di credito e quindi l’azienda guadagna un beneficio pari a 29.250 euro.

Come accedere al credito, passo dopo passo

Qui di seguito andiamo a delineare l’iter del procedimento necessario per accedere al credito d’imposta 5.0:

  1. Presentare telematicamente al GSE la documentazione richiesta tramite modulo standardizzato. Il modulo include la descrizione del progetto di investimento con inclusi i costi previsti. Vanno inoltre indicate le date di avvio e di completamento e la certificazione della riduzione dei consumi energetici conseguibili.
  2. Attendere la conferma del credito di imposta prenotato. Di norma avviene entro 5 giorni dalla comunicazione, salvo che non siano necessarie delle integrazioni.
  3. Comunicare l’effettuazione degli ordini con acconto del 20% corredati di fatture, alla quale seguirà una conferma entro 5 giorni.
  4. Comunicare l’effettuazione degli ordini con acconto del 50% entro il 31/12/2021 per progetti relativi al 2024 e da concludere entro il 30/04/2025. Anche in questo caso seguirà una conferma entro 5 giorni.

Dopo l’avviamento dei lavori

  1. E’ obbligatorio inviare al GSE entro il 28/12/2026 comunicazione che includa la data di completamento dei lavori, il valore dell’investimento effettuato e il credito atteso. Va inoltre inviata la certificazione della riduzione dei consumi energetici conseguiti, la perizia asseverata dei beni 4.0 e la certificazione contabile dei costi.
  2. Il GSE invierà conferma di fruibilità entro 10 giorni dall’invio della comunicazione
  3. Il credito d’imposta 5.0 può essere utilizzato solo in compensazione tramite modello F24, in una unica soluzione annuale o più trance entro il 31 dicembre 2025. Qualora l’importo non venga esaurito interamente entro la scadenza del Piano, la parte restante di credito verrà ripartita in 5 quote uguali nei 5 anni successivi.
  4. Attenzione! Le condizioni per la fruizione del credito includono l’allacciamento degli impianti rinnovabili entro un anno e il mantenimento dei beni e la riduzione dei consumi per almeno 5 anni

Le certificazioni richieste sono ufficiali e devono pertanto essere prodotte da enti accreditati. Noi possiamo sostenerti nella loro elaborazione e nel monitoraggio dello stato di avanzamento delle procedure. Per le piccole e medie imprese, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 10.000 euro. Per le imprese esenti dalla revisione dei conti l’importo aggiuntivo per le certificazioni richieste è di massino 5.000 euro.

I servizi VEIL energy per l’Industria 5.0

e·boost PRO, la nostra piattaforma per il monitoraggio energetico ed evoluta con intelligenza artificiale (IA) rientra tra i beni strumentali 4.0 Green che permettono di accedere al Piano Transizione 5.0. Consente infatti un risparmio dell’intera struttura produttiva superiore al 5% e gode, pertanto, del credito d’imposta del 35%. Inoltre può estendere lo stesso beneficio ad altri investimenti “trainati” che godranno anch’essi dello stesso beneficio fiscale.

Oltre a questo, offriamo servizi di consulenza e certificazioni energetiche riconosciute che sono necessarie per accedere al credito. Ti sosteniamo in tutte le fasi del procedimento:

  • Per elaborare la certificazione ex ante che includa la riduzione dei consumi energetici conseguibili.
  • Per monitorare l’avanzamento delle procedure di accettazione della richiesta.
  • Per produrre la certificazione ex post dove viene dichiarata l’effettiva realizzazione dell’investimento in maniera conforme alla certificazione inizialmente prodotta.
  • Per elaborare la certificazione finale relativa alla riduzione dei consumi energetici, che ti servirà per gli eventuali controlli sulle misure adottate.

Non esitare a contattarci per qualsiasi informazione o valutazione professionale per i tuoi impianti!

Share